Alessandro Grussu - 24-10-2012
Dott. Porro, chi Le scrive è un docente di una scuola superiore italiana. Mi sento di contraddire quanto da Lei affermato nel Suo intervento "I politici e le 18 ore dei prof": la proposta governativa da Lei approvata non è una buona proposta, anzi una pessima proposta, e intendo dimostrarglielo dialetticamente, cioè mostrando l'inconsistenza delle tesi che Lei avanza.
Spiace vedere che un individuo come Lei, persona della quale non condivido affatto le posizioni politiche, ma della quale non posso non riconoscere l'intelligenza e l'acume, si lasci ingabbiare dai più vuoti e triti luoghi comuni sulla scuola e sugli insegnanti italiani, e basi il proprio giudizio su una conoscenza distorta e superficiale della questione. Insisto: entri nelle scuole, parli con i docenti, venga a vedere cosa facciamo e come viviamo il nostro ambiente di lavoro e il nostro rapporto con gli alunni. Mi auguro che ciò serva a fare breccia nel muro delle sue granitiche convinzioni.
Spiace vedere che un individuo come Lei, persona della quale non condivido affatto le posizioni politiche, ma della quale non posso non riconoscere l'intelligenza e l'acume, si lasci ingabbiare dai più vuoti e triti luoghi comuni sulla scuola e sugli insegnanti italiani, e basi il proprio giudizio su una conoscenza distorta e superficiale della questione. Insisto: entri nelle scuole, parli con i docenti, venga a vedere cosa facciamo e come viviamo il nostro ambiente di lavoro e il nostro rapporto con gli alunni. Mi auguro che ciò serva a fare breccia nel muro delle sue granitiche convinzioni.